La scena ha le sembianze di una discarica, un telo
rosso, sette sacchetti della nettezza, una sedia rovesciata, tre corpi
di donne distesi a terra, e un'altra che cerca. Da qui e attraverso la
nebbia dello smarrimento inizia un viaggio all'inseguimento della
propria interezza in un girotondo che le fa ballare come un orso ferito.
“ Ero persa con lo sguardo all'orizzonte e tutto appariva uguale,......
poi ho scoperto una rosa”
L'incontro di queste 4 figure femminili
da vita a tematiche che si intrecciano creando situazioni e relazioni
umane. Danza e parola diventano quindi metafora della memoria,
delineando la trama e l'ordito di un passato che si diluisce nel
presente con tutta l'emozione del vissuto.
Noli me
tangere nasce dall'idea di creare un lavoro non sulla figura storica di
Maria Maddalena di Magdala, ma sulla Donna Maddalena, cercando di
esplorarne il mondo e il percorso interiore che appartengono a ognuno di
noi.
Drammaturgia e coreografia Roberta Bongini
collaborazione alle coreografie
Gaia Scuderi, Ivana Caffaratti, Nikka Anna Derlipanska
Interpreti
Anna Buroni attrice
Gaia Scuderi danzatrice
Ivana Caffaratti danzatrice
Nikka Anna Derlipanska danzatrice
Testi liberamente tratti da
Noli me tangere Jean Luc Nancy
Cantico dei cantici Padre Turoldo
Fuochi Marguerite Yoursenar
Lateralus Tool
Il saggio Hafiz , poeta sufi
Anima laida Anna Buroni
luci di Margherita Cambi
foto di scena
Luna la Chimia Caterina Ciabatti
visualizzazione locandina di Federica Pagliai
Produzione Arseniko
i biglietti sono già in prevendita presso la cassa del teatro Cantiere Florida e tramite box office
roberta bongini istmo danza - tra oriente e occidente
Partendo dalla mia esperienza nel campo della danza classica e contemporanea, insegno Danza espressiva tra oriente e occidente seguendo i fondamenti di un lavoro pratico svolto all’interno del Teatro dell’Arcano e sviluppato intorno ad un orientamento connesso agli studi di antropologia teatrale, in cui vengono trattati i principi simili sia della Danza che del Teatro nelle differenti tradizioni
venerdì 16 gennaio 2015
giovedì 10 ottobre 2013
mercoledì 9 ottobre 2013
Riflessioni e pratica della più affascinante danza araba
Un’esperienza occidentale
La
mia prima immagine della danza è legata ad un carillon che mia madre
teneva nella sua camera. Ero molto piccola. Ricordo la semioscurità
della stanza, l’odore delle lenzuola pulite e una minuscola
ballerina che, aperto il coperchio della scatola magica, si alzava e
iniziava a girare su se stessa al ritmo di un valzer. Oggi quel
carillon è nella mia camera. La ballerina non c’è più. Ma il
ricordo di quella immagine suscita ancora in me magia e stupore, come
a cinque anni.
La
danza della vita ha lasciato traccia di sé non solo nella memoria,
ma anche sul mio corpo. Danzare è per me vivere, respirare,
ricordare, sentire, interrogarsi, insomma, esserci. Esserci, ovvero
trovare il proprio centro e quindi ripercorrere la trama di
avvenimenti personali ed artistici che mi hanno costituita. Ho
intrapreso questo percorso a ritroso insieme a mia figlia Gaia, che
condivide la sua ricerca con la mia.
Se
mi guardo indietro, non riesco a quantificare le ore che ho passato
sul pavimento di una classe di danza. Ho cercato la perfezione del
movimento, spingendomi con ostinazione verso il virtuosismo; ma ogni
passo, ogni gesto mi spingevano a cercare il senso di quello che
facevo, al di là della perfezione tecnica. Poesia, stupore, magia
sono state e continuano ad essere le parole-chiave del mio danzare e
mi hanno portato a radicarlo nel teatro. Ho ricevuto una formazione
accademica viziata dal perfezionismo delle linee del balletto e dalla
ricerca del senso coreografico del contemporaneo; mi sono nutrita di
arte contemporanea anche nella vita privata, durante gli anni di
matrimonio con un pittore-scultore. Tutto ciò, unito al richiamo di
poesia, magia e stupore, mi ha condotto ad andare sempre in scena
come attrice-danzatrice, e, anche nell’insegnare, non ho mai potuto
escludere nulla di quanto ho sperimentato e vissuto: la ricerca
formale e l’espressività; il gesto e il suo senso nascosto.
Fondamentale
è stato l’incontro con Kassim Bayatly e il Teatro dell’Arcano.
Mi sono trovata immersa in un tempo scandito non dalle
rappresentazioni, ma dalla ricerca e dall’assimilazione; un
laboratorio durato 12 anni, durante il quale, io e Kassim, abbiamo
lavorato per una crescita nel teatro e nella danza. E’ stato in
quel periodo che ho conosciuto, rielaborato, e insegnato con lui la
danza araba.
Nel
corso di 16 anni di insegnamento, ho studiato e sviscerato ogni
movimento, l’ho fatto a piccoli pezzi e l’ho rimontato,
amplificandolo, rimpiccolendolo, dandogli scansioni energetiche
diverse, fino ad avere un risultato più vasto rispetto alla danza
del ventre tradizionale, senza tuttavia toglierle le sue
caratteristiche essenziali
Questo
scomporre e ricomporre gli schemi tradizionali della danza araba
continua tuttora e trova una sua sintesi nell’unione dinamica di
danza e teatro concependo la danza come poesia. Una poesia costituita
non da parole e fonemi, ma da gesti e suggestioni originati dal
movimento del corpo. Ma perché il rapporto danza-poesia non cada in
una sorta di vago immaginario romantico, è necessario saper
incarnare nel movimento il linguaggio poetico, che è ritmo,
metafora, immagine, similitudine, allusione. Solo un corpo
sapiente
può diventare poetico e colpire non più unicamente lo sguardo
dello spettatore, bensì le sue viscere e il suo intelletto,
mettendolo finalmente in grado non solo di guardare uno spettacolo,
ma anche di vedere parti di sé e della realtà, altrimenti celate
nella vita. Corpo sapiente significa dunque tecnica raffinata e
solidissima, sulla quale contare in ogni momento e situazione, aperta
al linguaggio artistico, capace di donare alla ricerca di perfezione
della danza sensibilità e intelligenza.
mercoledì 2 ottobre 2013
Laboratorio di composizione coreografica 2013 2014
Un luogo protetto dove confrontarsi con se stesso e sondare il proprio mondo creativo.
La danza è anche ricerca del nostro mondo interiore che una volta colto e fatto emergere attraverso il gesto, gli sguardi, l'atto, arrivando alle dinamiche più grandi e virtuose, rende inconcepibile danzare senza un senso, sia esso astratto oppure drammatico.
Accedere alla composizione coreografica significa trasmettere il nostro pensiero allontanandoci da stili codificati che limiterebbero la nostra creatività.
Ci troveremo soli con una tematica, che può essere musicale, un'idea, una storia, immagini con le quali organizzare tutto in movimento attraverso strutturazioni di forme, figure, passi , espressioni, creando variazioni e relazioni, in un tempo che non è solo quello musicale, ma anche quello del tema usato. Un percorso sensibile che avrà come maestro l'esperienza vissuta e assimilata con il proprio corpo ed elaborata dalla propria mente.
www.robertabongini.it
Programma 2013 2014
Relazioni Contaminazioni e Teatro
- il linguaggio della danza può essere approfondito se apriamo i suoi principi alla percezione che le relazioni con lo spazio, il tempo, il partner, producono.
Relazionarsi porta ad esplorare le tensioni che si creano, ad esempio nel dialogare con un oggetto a cui è stato attribuito un valore. Queste tensioni influiscono sul movimento, in termini di forza e di percezione del tempo dello spazio e del peso ( tempo nel senso di rapidità o lentezza, spazio nel senso di ampiezza o ristrettezza, peso nel senso di pesantezza o leggerezza ), sollecitando il corpo ad agire e reagire, prendendo decisioni e manifestando, così, l’intenzione. Questo processo porta a sviluppare l’attenzione e a vivere l’atto nella sua presenza immediata.. Attenzione, intenzione, decisione, tre vocaboli che sviluppano la danza sia a livello fisico che espressivo. Partner sono tutti gli oggetti che partecipano alla realizzazione di una coreografia e soprattutto lo sono i danzatori con cui agire e reagire, e partner è anche l’assenza con la quale o per la quale si danza, e che i movimenti, attraverso la loro dinamica e la totale partecipazione, svelano. E se gli stessi principi saranno utilizzati non solo da un punto di vista fisiologico, ma anche percettivo-sensazionale, potranno portare dalla percezione del movimento, in quanto relazione con lo spazio, il tempo, il partner, a configurare il senso del movimento come linguaggio, mettendoci in grado di affrontare il problema della contaminazione, e infine di poter cercare di convertire la coreografia in drammaturgia.
E allora risulterà chiaro che il modo di affrontare la danza dipende da diversi fattori riguardanti la profondità e l’ampiezza della ricerca, nella base formativa, nella sua vitalità ed efficacia e nella modalità in cui viene attivato il processo compositivo dello spettacolo artistico.
L’incontro fra danza e teatro prevede per l’attore-danzatore la conoscenza delle due tecniche inerenti al corpo, e dove la danza si orientata verso una plasticità fisica e verso l’aspetto corpo-mente, il teatro si indirizza verso una sensibilità plastica che riguarda le figurazioni e verso l’aspetto corpo-psiche; la sensibilizzazione all’immagini e alle associazioni svilupperà il lavoro dell’improvvisazione abituando il corpo a trovare soluzioni. Come esistono esercizi per la danza, così nel teatro possiamo trovare altrettanti esercizi, ma con una finalità diversa.
L’improvvisazione è veramente un campo di battaglia, dove si combattono i nostri blocchi, le nostre paure, i nostri cliché, dove riaffiorano ricordi sbiaditi, e dove tutto può succedere se ci concediamo con tutta la nostra vitalità ed energia, e costituisce la materia prima, indispensabile, per la costruzione di uno spettacolo. Non tutto il materiale che l’improvvisazione ci fornisce sarà utilizzabile, a volte è sufficiente trovare un frammento perché si apra una porta e la nostra relazione con il tema proposto possa continuare fino ad arrivare a strutturare una partitura. I pezzi così composti, che contengono il pensiero fisico e il percorso di chi li ha creati, con l’energia, i sensi e i significati che l’attore o il danzatore vi ha impresso, passeranno, poi, nelle mani del regista, che le utilizzerà, anche frazionandole e cambiando il loro significato, per il montaggio nello spettacolo. C’è un compito che appartiene all’attore, che è la composizione della propria partitura, e un lavoro del regista che riguarda la composizione dello spettacolo: come al danzatore spetta la sua composizione coreografica, così al coreografo appartiene la conversione della coreografia in dramma. Un modo di procedere che salvaguarda l’individualità e la creatività dell’attore-danzatore sviluppandone la sua artisticità.
Roberta Bongini
dal libro la danza del ventre scritto da Roberta Bongini e Gaia Scuderi
aperto ad avanzati e professionisti
0rario dalle 13,00 alle 18,00 incluso 30 minuti di pausa
ottobre 27 domenica
novembre 24
dicembre 15
gennaio 19
febbraio 23
marzo 23
per info roberta_bongini@fastwebnet.it
www.robertabongini.it
- il linguaggio della danza può essere approfondito se apriamo i suoi principi alla percezione che le relazioni con lo spazio, il tempo, il partner, producono.
martedì 17 settembre 2013
Corsi Danza Espressiva Araba® 2013 2014
domenica 15 settembre 2013
Laboratorio triennale di Danza Espressiva Araba® Formazione per insegnanti di Roberta Bongini con la collaborazione di Gaia Scuderi
Il laboratorio ha la finalità di
offrire una formazione professionale specifica attraverso uno studio
teorico pratico della danza espressiva araba. Le tecniche e le
modalità che verranno proposte sono quelle elaborate e sviluppate
all’interno del teatro dell’Arcano di Firenze dal 1984 ad oggi.
Il laboratorio, essendo principalmente
finalizzato alla formazione di insegnanti, si articolerà in tre
anni, nei quali intende fornire gli elementi necessari per la
gestione di lezioni a:
- Principianti nel primo anno
- Intermedi nel secondo anno
- Avanzati nel terzo anno
Ciascun anno sarà strutturato in 16
incontri che si terranno nei fine settimana ( 6 ore il sabato e 6 ore
la domenica ) a partire da settembre fino a maggio:
A tale formazione potranno accedere
danzatrici ed insegnanti di danza araba o di altre discipline di
danza inviando il curriculum, al quale seguirà un colloquio
conoscitivo.
La frequentazione regolare di ciascun
anno ed il raggiungimento degli obiettivi formativi, permetterà ai
partecipanti di ottenere un attestato che certifica le 288 ore regolarmente frequentate del triennio.
APPROCCIO DIDATTICO
Durante il corso verrà adottato un
approccio interattivo basato sulla costruzione della relazione
docente-allievi che superi la mera trasmissione di tecniche. Partendo
dalle risorse individuali di ciascun allievo, infatti, l’acquisizione
degli strumenti tecnici sarà volta allo sviluppo dei canali
espressivi individuali e alla sensibilizzazione rispetto alla parte
artistica della danza.
Insegnanti
Roberta Bongini
Gaia Scuderi
Jamal Ouassini
Emily Aloe
Lorenzo Pasquini
Il programma del triennio verrà inviato tramite mail.
martedì 22 febbraio 2011
Formazione professionale per ballerine di Danza Espressiva Araba®
Roberta Bongini e Gaia Scuderi
PROGETTO DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER BALLERINE
di Danza Espressiva Araba®
Partendo dalla nostra esperienza nel campo della danza classica, contemporanea e del teatro, possiamo definire la Danza Espressiva Araba® una metodologia d'insegnamento all'interno della quale è stata fatta una ricerca a livello artistico nell'ambito dei principi simili della danza nelle diverse culture, tentando di unire ad un lavoro personale sulle diverse tecniche l'approfondimento del dinamismo e del linguaggio del corpo. Si potrà parlare di danza pura quando il linguaggio del corpo si eleva a principio e attraverso la grammatica e la forma da vita al contenuto, e di danza drammatica quando gli stessi principi vengono aperti alla percezione delle relazioni con lo spazio, il tempo e il partner, mettendoci in grado di configurare il senso del movimento come linguaggio. E' un processo che porta a sviluppare l'attenzione e a vivere l'atto nella sua presenza immediata. Quindi una danza dell'energia e del pensiero che penetra in una dimensione verticale, dando la possibilità all'uomo di percorrere un sentiero verso se stesso. Il termine Danza Espressiva Araba® è nato dalla ricerca effettuata all'interno del Teatro Dell'Arcano da Kassim Bayatly e Roberta Bongini nel 1990. Nello spettacolo le Danze dell' Arcano presentate nel 1996 siamo riusciti ad impiegare gli elementi e gli aspetti recuperati dalla danza del ventre, dalla musica araba e dalla ritualità della cultura arabo-islmica costruendo pezzi e brani strutturati non come semplice montaggio combinatorio ma come una rappresentazione drammaturgica. In esso tutto il materiale utilizzato era qualificato come segno e senso in modo tale che ogni componente costituiva un elemento indispensabile per comunicare sensazioni fisiche, emozioni e pensieri intrecciati nella struttura della rappresentazione sui vari livelli dell'energia del danzatore.
Il corso che è articolato in tre anni e nasce dall'esperienza di Gaia Scuderi e Roberta Bongini in campo didattico e teatrale, ha la finalità di offrire una formazione professionale attraverso lo studio della Danza Espressiva Araba coaudiuvato dalla danza classica e contemporanea e si rivolge a danzatrici e studenti di livello avanzato che vogliono approfondire la danza sia a livello tecnico che espressivo. A tale formazione aperta per un minimo di 10 persone e un massimo di 15 e nella quale verrà assegnata una borsa di studio, si potrà accedere tramite audizione che si terrà nel mese di maggio (data da definire) e che consiste in una lezione aperta e nell'esecuzione di una danza di propria composizione. Le lezioni inizieranno nel mese di settembre fino a giugno compreso, il programma settimanale consiste in sei ore di danza espressiva araba, tre ore di danza classica e tre ore di contemporaneo. Le lezioni di Danza Espressiva Araba sono tenute da Gaia Scuderi e Roberta Bongini, e le lezioni di danza classica e contemporanea da insegnanti qualificati.
lunedì 24 gennaio 2011
Trasparenze tra sogno e memoria spettacolo di teatro danza
www.robertabongini.it
Drammaturgia Roberta Bongini
Coreografia e realizzazione di e con Roberta Bongini Gaia Scuderi Ivana Caffaratti Serena Cuccaro luci Mario Socci video Tony Lamanna e Luca Capua
lunedì 17 gennaio 2011
Danza Espressiva Araba®
Partendo dalla nostra esperienza nel campo della danza classica, contemporanea e del teatro possiamo definire la Danza Espressiva Araba® una metodologia d'insegnamento all'interno della quale è stata fatta una ricerca a livello artistico nell'ambito dei principi simili della danza nelle diverse culture, tentando di unire ad un lavoro personale sulle diverse tecniche l'approfondimento del dinamismo e del linguaggio del corpo. Si potrà parlare di danza pura quando il linguaggio del corpo si eleva a principio e attraverso la grammatica e la forma da vita al contenuto, e di danza drammatica quando gli stessi principi vengono aperti alla percezione delle relazioni con lo spazio, il tempo e il partner, mettendoci in grado di configurare il senso del movimento come linguaggio . E' un processo che porta a sviluppare l'attenzione e a vivere l'atto nella sua presenza immediata. Quindi una danza dell'energia e del pensiero che penetra in una dimensione verticale, dando la possibilità all'uomo di percorrere un sentiero verso se stesso.
Il termine Danza Espressiva Araba® è nato dalla ricerca effettuata all'interno del Teatro Dell'Arcano da Kassim Bayatly e Roberta Bongini nel 1990. Nello spettacolo le Danze dell' Arcano presentate nel 1996 siamo riusciti ad impiegare gli elementi e gli aspetti recuperati dalla danza del ventre, dalla musica araba e dalla ritualità della cultura arabo-islmica costruendo pezzi e brani strutturati non come semplice montaggio combinatorio, ma come una rappresentazione drammaturgica. In esso tutto il materiale utilizzato era qualificato come segno e senso in modo tale che ogni componente costituiva un elemento indispensabile per comunicare sensazioni fisiche, emozioni e pensieri intrecciati nella struttura della rappresentazione sui vari livelli dell'energia del danzatore.
martedì 2 novembre 2010
TEATRO DE LA DANZA CON: GAIA SCUDERI Y ROBERTA BONGINI
CURSOS INTENSIVOS, MASTER CLASS Y ESPECTÁCULO
El nombre “Danza Expresiva Árabe” ® nace de la investigación realizada en el “Teatro Dell'Arcano” de Kassim Bayatly y Roberta Bongini en 1990. No es un estilo de danza sino un método de enseñanza. En el espectáculo “Le Danze dell' Arcano” presentado en 1996 han conseguido emplear los elementos y los aspectos procedentes de la danza del vientre, de la música y rituales de la cultura árabe-islámica, construyendo piezas estructuradas no como un simple montaje conjunto, sino como una representación dramatizada. Todo el material utilizado fue percibido como signo y sentido, de tal manera que cada componente fue un elemento esencial para la comunicación de sensaciones corporales, emociones y pensamientos, entrelazados en la estructura de la representación en los distintos niveles de energía de la bailarina.
SABADO MAÑANA (10:30 a 13:30):
DANZA EXPRESIVA ÁRABE ®
Calentamiento con ejercicios que implican todos los músculos que usamos en la danza. Establecer la postura correcta; estudio de la técnica de la " danza expresiva árabe ®" trabajo corporal, en el espacio y en suelo: sinuosos movimientos rítmicos y vibratorios, giros, desplazamientos, bajadas y posiciones en suelo.
SABADO TARDE (15:00 a 18:00):
USO DEL VELO EN LA DANZA EXPRESIVA ÁRABE®
Técnica del uso del velo con ejercicios dirigidos a lograr la postura correcta de los hombros y los brazos, uso del velo en el sitio, en el espacio y en suelo utilizando todo lo aprendido en las anteriores tres horas.
Parte de la coreografía de Gaia Scuderi con el uso del velo en el suelo (el N º 4 del dvd del libro)
DOMINGO (10:00 a 14:00) MASTERCLASS (4 h):
DRAMATIZACIÓN DE LA DANZA
Calentamiento con ejercicios de barra en el suelo de la danza clásica.
Ejercicios para introducir el teatro en la danza; se procederá a lectura de un poema de García Lorca y posteriormente todas las acciones se realizarán en relación con el texto y su posible interpretación. En lugar de una danza abstracta, obtendremos una danza vinculada a un sentido. Se utilizarán también algunos de los diferentes elementos de la danza oriental como el velo, el bastón, el sable... cada alumno/a puede traer, además del velo, el elemento que prefiera, pero también será utilizado en relación con la poesía y se convertirá en parte integrante de la misma, para perder su connotación de objeto decorativo de la danza. Por ejemplo un velo podría ser un río, un bastón, una mariposa... Todo eso cambiará la forma en la que la bailarina se relaciona con el elemento.
¿Como mover el velo si es un río? ¿Cómo coger un bastón si es una mariposa?
Desde estas preguntas se plantean las relaciones entre la bailarina y el objeto y entre bailarina y bailarina, todo relacionados con el sentido poético que vamos a representar.
A final si se valora oportuno haremos improvisaciones guiadas por nosotras, en una coreografía dramatizada.
OS INTENSIVOS, MASTER CLASS Y ESPECTÁCULO
SABADO MAÑANA (10:30 a 13:30):
DANZA EXPRESIVA ÁRABE ®
Calentamiento con ejercicios que implican todos los músculos que usamos en la danza. Establecer la postura correcta; estudio de la técnica de la " danza expresiva árabe ®" trabajo corporal, en el espacio y en suelo: sinuosos movimientos rítmicos y vibratorios, giros, desplazamientos, bajadas y posiciones en suelo.
SABADO TARDE (15:00 a 18:00):
USO DEL VELO EN LA DANZA EXPRESIVA ÁRABE®
Técnica del uso del velo con ejercicios dirigidos a lograr la postura correcta de los hombros y los brazos, uso del velo en el sitio, en el espacio y en suelo utilizando todo lo aprendido en las anteriores tres horas.
Parte de la coreografía de Gaia Scuderi con el uso del velo en el suelo (el N º 4 del dvd del libro)
DOMINGO (10:00 a 14:00) MASTERCLASS (4 h):
DRAMATIZACIÓN DE LA DANZA
Calentamiento con ejercicios de barra en el suelo de la danza clásica.
Ejercicios para introducir el teatro en la danza; se procederá a lectura de un poema de García Lorca y posteriormente todas las acciones se realizarán en relación con el texto y su posible interpretación. En lugar de una danza abstracta, obtendremos una danza vinculada a un sentido. Se utilizarán también algunos de los diferentes elementos de la danza oriental como el velo, el bastón, el sable... cada alumno/a puede traer, además del velo, el elemento que prefiera, pero también será utilizado en relación con la poesía y se convertirá en parte integrante de la misma, para perder su connotación de objeto decorativo de la danza. Por ejemplo un velo podría ser un río, un bastón, una mariposa... Todo eso cambiará la forma en la que la bailarina se relaciona con el elemento.
¿Como mover el velo si es un río? ¿Cómo coger un bastón si es una mariposa?
Desde estas preguntas se plantean las relaciones entre la bailarina y el objeto y entre bailarina y bailarina, todo relacionados con el sentido poético que vamos a representar.
A final si se valora oportuno haremos improvisaciones guiadas por nosotras, en una coreografía dramatizada.
OS INTENSIVOS, MASTER CLASS Y ESPECTÁCULO
lunedì 23 agosto 2010
Trasparenze tra sogno e memoria
Compagnia ISTMO
in
Trasparenze
tra sogno e memoria
14 settembre · 21.00 - 22.30
presso Chille de le Balanza via di san salvi 12 Firenze
ISTMO è un lembo di terra che unisce due mondi, ma è anche un luogo non ben definito fra la terra e il cielo, allo stesso modo la danza che assorbe l’orizzontalità del movimento in una danza dell’energia e del pensiero, penetra in una dimensione verticale, dando la possibilità all’uomo di percorrere un sentiero verso se stesso.La compagnia di teatro danza ISTMO è nata nel 2008 dall’incontro artistico di Roberta Bongini, Gaia Scuderi, Ivana Caffaratti e Serena Cuccaro.
Trasparenzetra sogno e memoria
Il lavoro nasce da immagini della memoria individuale e collettiva tratte dal materiale di improvvisazione dei quattro performer partecipanti e basato su temi e situazioni proposti durante la lavorazione dello spettacolo. Le tematiche che sono state affrontate si intrecciano, creando situazioni umane che danno vita ad una danza i cui gesti si fanno metafora della memoria, delineando la trama e l’ordito di un passato che si diluisce nel presente con tutta l’emozione del vissuto.
Drammaturgia Roberta Bongini
coreografia e realizzazione di e con Roberta Bongini, Gaia Scuderi, Ivana Caffaratti, Serena Cuccaro
martedì 22 giugno 2010
Gestualità, gesto ed interpretazione nella danza
Gestualità, gesto ed interpretazione nella danza.
9-10-11 luglio New Arcobaleno Dance Carrara
Stage di danza espressiva araba tenuto da Roberta Bongini e Gaia Scuderi.
Venerdì dalle ore 19:00 alle ore 21:30. Impostazione del corpo e studio della tecnica della danza espressiva araba.
Sabato dalle ore 16:00 alle ore 20:30. Studio della gestualità al centro e nello spazio.
Domenica dalle ore 11:30 alle ore 16:00. Studio della tecnica a terra. Studio del gesto con utilizzo di sequenze sia a terra che nello spazio. Improvvisazione finale guidata dall'insegnante.
Pausa di mezz'ora compresa.
Lo stage è rivolto ad un livello intermedio-avanzato.
Laboratorio triennale di Danza Espressiva Araba® per formazione insegnanti 2010 2013 i
Il laboratorio, tenuto da Roberta Bongini e con la partecipazione di Gaia Scuderi, ha la finalità di offrire una formazione professionale specifica attraverso uno studio teorico pratico della danza espressiva araba orientale. Le tecniche e le modalità che verranno proposte sono quelle elaborate e sviluppate all’interno del teatro dell’Arcano di Firenze dal 1984 ad oggi.
Il laboratorio, essendo principalmente finalizzato alla formazione di insegnanti, si articolerà in tre anni, nei quali intende fornire gli elementi necessari per la gestione di lezioni a:- Principianti nel primo anno- Intermedi nel secondo anno- Avanzati nel terzo anno. Ciascun anno sarà strutturato in 16 incontri che si terranno nei fine settimana ( 6 ore il sabato e 6 ore la domenica ) a partire da settembre fino a maggio.
primo incontro 25 e 26 settebre 2010 presso Opus Ballet via Ugo Foscolo 6 Firenze
Il laboratorio, essendo principalmente finalizzato alla formazione di insegnanti, si articolerà in tre anni, nei quali intende fornire gli elementi necessari per la gestione di lezioni a:- Principianti nel primo anno- Intermedi nel secondo anno- Avanzati nel terzo anno. Ciascun anno sarà strutturato in 16 incontri che si terranno nei fine settimana ( 6 ore il sabato e 6 ore la domenica ) a partire da settembre fino a maggio.
primo incontro 25 e 26 settebre 2010 presso Opus Ballet via Ugo Foscolo 6 Firenze
domenica 30 maggio 2010
formazione insegnanti Danza Espressiva Araba® 2009 2012 di Roberta Bongini
martedì 11 maggio 2010
seminario di Danza Espressiva Araba ®
il 5 e 6 di giugno
Roberta Bongini e Gaia Scuderi
Roberta Bongini e Gaia Scuderi
flamenco arabo
approccio al teatro danza
presso
La Stanza di Danza
via dal Verme 41
Piacenza
sabato 5 giugno dalle 15 alle19
domenica 6 giugno dalle 13,30 alle 17,30
livello intermedio e avanzato
per info Chiara Gabbiani 3471554347 Katiusha Ghisleri 3386650747
lunedì 8 marzo 2010
a tutte le donne
A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.
ALDA MERINI
mercoledì 17 febbraio 2010
Stage di danza "Espressiva Araba" tenuto da Gaia Scuderi e Roberta Bongini
il gesto e il suo senso nascosto
Sabato 27 e domenica 28 febbraio presso Opus Ballet via Ugo Foscolo n 6 Firenze.
Sabato 27 ore 16-00 / 20-00 tecnica della danza "Espressiva Araba"
Domenica 28 febbraio ore 14-00 / 18-00 il gesto e il suo senso nascosto.
Livello intermedio e avanzato.
Per info su costi e modalità di iscrizione
tel 0552335138 opus ballet
iscrizioni entro sabato 20 febbraio
martedì 12 gennaio 2010
seminario di danza espressiva araba®
roberta bongini
danza espressiva araba
e
approccio al teatro danza
domenica 21 febbraio
dalle ore 13,30 alle ore 17,30
dalle ore 13,30 alle ore 17,30
presso Anteprima danza
via veneziani 8/10
Piacenza
mercoledì 4 novembre 2009
stage di danza espressiva araba
28 e 29 novembre presso opus ballet via u. foscolo 6 firenze
Programma :
sabato dalle ore 16-00 alle 20-00 studio della tenica della danza Espressiva Araba;
domenica dalle ore 14-00 alle 18-00 studio della tecnica dell'uso del velo nella danza Espressiva Araba.
Livello intermedio e avanzato.
Programma :
sabato dalle ore 16-00 alle 20-00 studio della tenica della danza Espressiva Araba;
domenica dalle ore 14-00 alle 18-00 studio della tecnica dell'uso del velo nella danza Espressiva Araba.
Livello intermedio e avanzato.
mercoledì 26 agosto 2009
Corsi e seminari di danza araba espressiva 2009 2010
Corsi tenuti da Roberta Bongini
a partire dal 14-9-2009
lunedì laboratorio coreografico 20,30 22,00
Opus Ballet via Ugo Foscolo 6 Firenze
martedì sbarra a terra II livello 18,15 19,15
Teatro Affratellamento via G.P.Orsini 73 Firenze organizzato da Opus Ballet
martedì danza espressiva araba livello intermedio avanzato 19,30 21,oo
Teatro Affratellamento via G.P.Orsini 73 Firenze organizzato da opus ballet
mercoledì danza espressiva araba livello principianti 20,00 21,15
Teatro Affratellamento via G.P. Orsini 73 Firenze organizzato da opus ballet
giovedì danza espressiva araba livello principiante 20 21,30
Officina Movimento Arte V.le dei Mille 90 Firenze
Corsi tenuti da Gaia Scuderi
a partiredal 14 settembre 2009 presso Opus Ballet
lunedì danza orientale livello pricipianti 21 22,30
martedì danza orientale livello principianti 19,30 21,00
danza orientale livello intermedio avanzato 21,15 22,45
mercoledì danza orientale livello intermedio 19,15 20,45
danza orientale livello avanzato 21,00 22,45
19 e 20 settembre 2009
Primo incontro Formazione professionale insegnanti danza espressiva araba 2009 2012
presso Opus Ballet
26 e 27 settembre 2009
primo incontro Formazione professionale insegnanti danza espressiva araba 2008 2011
presso Opus Ballet
seminari Piacenza
evoluzione della danza espressiva araba- approccio con il Teatro-Danza
i seminari sono tenuti presso la Stanza di Danza via dal Verme 41 Piacenza
domenica dalle 13,30 alle 17,30
4-10-2009
13-12-2009
24-1-2010
21-3-2010
23-5-2010
a partire dal 14-9-2009
lunedì laboratorio coreografico 20,30 22,00
Opus Ballet via Ugo Foscolo 6 Firenze
martedì sbarra a terra II livello 18,15 19,15
Teatro Affratellamento via G.P.Orsini 73 Firenze organizzato da Opus Ballet
martedì danza espressiva araba livello intermedio avanzato 19,30 21,oo
Teatro Affratellamento via G.P.Orsini 73 Firenze organizzato da opus ballet
mercoledì danza espressiva araba livello principianti 20,00 21,15
Teatro Affratellamento via G.P. Orsini 73 Firenze organizzato da opus ballet
giovedì danza espressiva araba livello principiante 20 21,30
Officina Movimento Arte V.le dei Mille 90 Firenze
Corsi tenuti da Gaia Scuderi
a partiredal 14 settembre 2009 presso Opus Ballet
lunedì danza orientale livello pricipianti 21 22,30
martedì danza orientale livello principianti 19,30 21,00
danza orientale livello intermedio avanzato 21,15 22,45
mercoledì danza orientale livello intermedio 19,15 20,45
danza orientale livello avanzato 21,00 22,45
19 e 20 settembre 2009
Primo incontro Formazione professionale insegnanti danza espressiva araba 2009 2012
presso Opus Ballet
26 e 27 settembre 2009
primo incontro Formazione professionale insegnanti danza espressiva araba 2008 2011
presso Opus Ballet
seminari Piacenza
evoluzione della danza espressiva araba- approccio con il Teatro-Danza
i seminari sono tenuti presso la Stanza di Danza via dal Verme 41 Piacenza
domenica dalle 13,30 alle 17,30
4-10-2009
13-12-2009
24-1-2010
21-3-2010
23-5-2010
mercoledì 24 giugno 2009
la danza araba e le sue contaminazioni
14 15 16 luglio ore 19,00 – 23,00
seminario di danza araba
tenuto da
Roberta Bongini
Gaia Scuderi
Ivana Caffaratti
tenuto da
Roberta Bongini
Gaia Scuderi
Ivana Caffaratti
Organizzato da
Marilena Manfrini
Palestra New Sporting ( Centro fitness e benessere )
S.S. Romea Km. 26 n 13
Porto Garibaldi ( Ferrara )
per informazioni:
Roberta Bongini 3334275211
Gaia Scuderi 3392367624
Marilena Manfrini 3385318768
martedì 9 giugno 2009
Vacanza studio a Rosignano Solvay con Gaia Scuderi e Roberta Bongini
stage vacanza estiva Rosignano con Gaia Scuderi Roberta Bongini
Per il periodo estivo abbiamo creato un evento che possa dare sia la possibilità di divertirsi in una zona marittima che quella di studiare e approfondire la danza araba. Per la parte "ludica "verranno organizzate mattinate al mare e cene di gruppo alle quali aderire liberamente ,alle interessate potremmo fornire i nominativi di alberghi che praticano sconti per le nostre iscritte.
Programma di studio:
Venerdì 3 luglio dalle ore 19-00 alle21-00 tecnica della danza espressiva araba tenuto da Gaia Scuderi eRoberta Bongini.
Sabato 4 luglio dalle 16-00 alle 20-00 ritmi arabi e gestualità della danza tenuto da Roberta Bongini
domenica 5 luglio dalle 11-00 alle 15-00 coreografia per assolo su tabla tenuto da Gaia Scuderi e Roberta Bongini
Costo dello stage: 130 euro iscrizioni entro il 10 giugno versando il 50 % della somma a Marco Manetti tramite vaglia postale a lui intestato
per info 0586792452
domenica 31 maggio 2009
seminario di danza espressiva araba a Piacenza domenica 14 giugno
Roberta Bongini
Percorsi di evoluzione della danza del ventre
Domenica 14 giugno dalle ore 13,30 alle 17,30
presso La stanza di danza
via dal Verme 41 Piacenza
martedì 19 maggio 2009
stage di danza espressiva araba
Gaia Scuderi Roberta Bongini
danza a terra
e
il gesto nella danza
presso Opus Ballet
sabato 30 maggio 2009 14.30.00 18,30
domenica 31 maggio 14,30 18,30
lunedì 18 maggio 2009
formazione insegnanti Danza espressiva araba 2008 2011 di Roberta Bongini
martedì 5 maggio 2009
seminario di danza araba espressiva
roberta bongini
domenica 10 maggio 2009 dalle ore 13,30 alle 17,3o
Seminario di danza espressiva araba
Percorsi di evoluzione della danza araba
martedì 28 aprile 2009
nuova formazione insegnanti di danza espressiva araba 2009 2012
Il 19 e 20 settembre 2009 inizierà un nuovo ciclo di formazione insegnanti di danza espressiva araba tenuto da Roberta Bongini.
insegnanti che parteciperanno alla formazione:
Roberta Bongini
Gaia Scuderi
Kassim Bayatly
Jamal Ouassini
Gabriele Belloni
venerdì 24 aprile 2009
ISTMO compagnia di teatro danza
ISTMO è un lembo di terra che unisce due mondi, ma è anche un luogo non ben definito fra la terra e il cielo, allo stesso modo la danza che assorbe l’orizzontalità del movimento in una danza dell’energia e del pensiero penetra in una dimensione verticale dando la possibilità all’uomo di percorrere un sentiero verso se stesso.
La compagnia di teatro danza ISTMO è nata nel 2008 dall’incontro artistico di Roberta Bongini, Gaia Scuderi, Ivana Caffaratti e Serena Cuccaro. Di provenienza e formazione diverse, le componenti della compagnia hanno in comune lo studio della danza nelle diverse culture che nel tempo si è trasformata in una sorta di contaminazione organica dei generi artistici, intesa sia nel senso dello sviluppo biologico, forgiatosi attraverso quel tipo di percorso artistico, sia nel senso dello sviluppo del corpo-mente, in relazione ad uno specifico ambiente artistico interculturale.
La compagnia di teatro danza ISTMO è nata nel 2008 dall’incontro artistico di Roberta Bongini, Gaia Scuderi, Ivana Caffaratti e Serena Cuccaro. Di provenienza e formazione diverse, le componenti della compagnia hanno in comune lo studio della danza nelle diverse culture che nel tempo si è trasformata in una sorta di contaminazione organica dei generi artistici, intesa sia nel senso dello sviluppo biologico, forgiatosi attraverso quel tipo di percorso artistico, sia nel senso dello sviluppo del corpo-mente, in relazione ad uno specifico ambiente artistico interculturale.
martedì 17 marzo 2009
la danza araba e le sue contaminazioni
28 e 29 marzo dalle 1400 alle 1900
SEMINARIO DI DANZA ARABA
Gaia Scuderi, RobertaBongini, Ivana Caffaratti
presso la palestra Body Line di via dello Steccuto (vicino stazione di Rifredi)
Potete trovare tutte le info su http://www.lucyinthesky.it/
giovedì 12 febbraio 2009
Roberta Bongini e Gaia Scuderi Stage di danza espressiva araba: Il gesto e il suo senso nascosto
Domenica 1 marzo 2009
Stage organizzato da Evelina Mattucci presso:
New Arcobaleno Dance
via casola 23/d
Avenza - Carrara ( MS )
Programma:
dalle 13,30 alle 15,30 livello principiante/intermedio - studio della tecnica
dalle 15,30 alle 18,30 livello intermedio/avanzato - studio dei movimenti nello spazio, introduzione al significato e alle potenzialità del gesto nella danza
per info Evelina 328 0394641
New Arcobaleno Dance 0585 855151
iscrizioni entro il 21 febbraio
Stage organizzato da Evelina Mattucci presso:
New Arcobaleno Dance
via casola 23/d
Avenza - Carrara ( MS )
Programma:
dalle 13,30 alle 15,30 livello principiante/intermedio - studio della tecnica
dalle 15,30 alle 18,30 livello intermedio/avanzato - studio dei movimenti nello spazio, introduzione al significato e alle potenzialità del gesto nella danza
per info Evelina 328 0394641
New Arcobaleno Dance 0585 855151
iscrizioni entro il 21 febbraio
giovedì 1 gennaio 2009
Insegnanti di danza espressiva araba. Formazione 2005-2008
Hanno partecipato alla Formazione 2005-2008
Carlotta Facchini Roma carlottafacchini@hotmail.com
Chiara Gabbiani Piacenza chiara.gabbiani@fastwebnet.it
Clara Squadra Napoli clara.squadra@alice.it
Cristiana Curti Milano crisdanza70@hotmail
Jessica Borghini
Katiusha Ghisleri Piacenza k.ghisleri@alice.it
Marta Herreras
Noemi Donati Castelplanio info@mirradanza www.mirradanza.com
Paola Stella Roma paola.stella5@tin.it
Resi Foletti Milano mariateresa.foletti@fastwebnet.it
Serena Cuccaro Rimini Ess-cleo@tele2.it
Carlotta Facchini Roma carlottafacchini@hotmail.com
Chiara Gabbiani Piacenza chiara.gabbiani@fastwebnet.it
Clara Squadra Napoli clara.squadra@alice.it
Cristiana Curti Milano crisdanza70@hotmail
Jessica Borghini
Katiusha Ghisleri Piacenza k.ghisleri@alice.it
Marta Herreras
Noemi Donati Castelplanio info@mirradanza www.mirradanza.com
Paola Stella Roma paola.stella5@tin.it
Resi Foletti Milano mariateresa.foletti@fastwebnet.it
Serena Cuccaro Rimini Ess-cleo@tele2.it
mercoledì 31 dicembre 2008
martedì 23 dicembre 2008
DANZA ESPRESSIVA ARABA stage 3-4-5 gennaio Roberta Bongini e Gaia Scuderi a Rosignano Solvay e il 24-25 gennaio a Firenze
3-4-5 gennaio 2009 stage con Roberta Bongini e Gaia Scuderi presso "la palestra di marco Manetti" piazza Risorgimento n 30 RosignanoSolvay. Livello intermedio e avanzato.
Programma:
3 gennaio ore 14-00 conferenza "la danza espressiva araba contemporanea " ore15-30 / 18-30 stage : riscaldamento impostazione del corpo, studio della tecnica.
4 gennaio ore 14-30/17-30 stage: riscaldamento e impostazione, studio di una coreografia con il velo.
5 gennaio ore 11-00/1400 stage: riscaldamento, impostazione, approfondimento della coreografia . 14-30 consegna degli attestati di partecipazione. Possibilità di sistemazione presso Hotel Villa dei Gerani tel 0586730629. Per info :La palestra di marco manetti 0586792452 333425211-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------24-25 Gennaio 2009 stage con Roberta Bongini e Gaia Scuderi presso Opus ballet via Ugo Foscolo n 6 Firenze. Livello intermedio e avanzato.
Programma: 24 gennaio ore 14-30/18-30 : riscaldamento impostazione corporea , studio della tecnica.
25 gennaio ore 14-30/18-30: riscaldamento impostazione del corpo, creazione da parte degli allievi ma guidati dalle insegnanti, di una coreografia con il velo. Per info opus Ballet 0552335138 oppure Gaia Scuderi 3392367624 gaiascuderi@fastwebnet.it
Programma:
3 gennaio ore 14-00 conferenza "la danza espressiva araba contemporanea " ore15-30 / 18-30 stage : riscaldamento impostazione del corpo, studio della tecnica.
4 gennaio ore 14-30/17-30 stage: riscaldamento e impostazione, studio di una coreografia con il velo.
5 gennaio ore 11-00/1400 stage: riscaldamento, impostazione, approfondimento della coreografia . 14-30 consegna degli attestati di partecipazione. Possibilità di sistemazione presso Hotel Villa dei Gerani tel 0586730629. Per info :La palestra di marco manetti 0586792452 333425211-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------24-25 Gennaio 2009 stage con Roberta Bongini e Gaia Scuderi presso Opus ballet via Ugo Foscolo n 6 Firenze. Livello intermedio e avanzato.
Programma: 24 gennaio ore 14-30/18-30 : riscaldamento impostazione corporea , studio della tecnica.
25 gennaio ore 14-30/18-30: riscaldamento impostazione del corpo, creazione da parte degli allievi ma guidati dalle insegnanti, di una coreografia con il velo. Per info opus Ballet 0552335138 oppure Gaia Scuderi 3392367624 gaiascuderi@fastwebnet.it
domenica 30 novembre 2008
si scrive di notte
quasi di nascosto
quando il giorno si è arreso
cedevole al buio
e tutto traspare
nel cielo scuro di velluto
la notte entra
allargando i muri
e il ticchettio di una sveglia
si fa ritmo interiore
risvegliando l’antica presenza
spaventosa
come belva che non sai di avere
fino a che non incontri i suoi occhi
aperti nei tuoi
la riconosci dal suo odore
dai suoi balzi nello spazio
e sai che è sempre esistita
prima che tu imparassi
l’arte del respiro
Katy
quasi di nascosto
quando il giorno si è arreso
cedevole al buio
e tutto traspare
nel cielo scuro di velluto
la notte entra
allargando i muri
e il ticchettio di una sveglia
si fa ritmo interiore
risvegliando l’antica presenza
spaventosa
come belva che non sai di avere
fino a che non incontri i suoi occhi
aperti nei tuoi
la riconosci dal suo odore
dai suoi balzi nello spazio
e sai che è sempre esistita
prima che tu imparassi
l’arte del respiro
Katy
martedì 25 novembre 2008
Danza Araba: un'esperienza occidentale
La mia prima immagine della danza è legata ad un carillon che mia madre teneva nella sua camera. Ero molto piccola. Ricordo la semioscurità della stanza, l’odore delle lenzuola pulite e una minuscola ballerina che, aperto il coperchio della scatola magica, si alzava e iniziava a girare su se stessa al ritmo di un valzer. Oggi quel carillon è nella mia camera. La ballerina non c’è più. Ma il ricordo di quella immagine suscita ancora in me magia e stupore, come a cinque anni.
La danza della vita ha lasciato traccia di sé non solo nella memoria, ma anche sul mio corpo. Danzare è per me vivere, respirare, ricordare, sentire, interrogarsi, insomma, esserci. Esserci, ovvero trovare il proprio centro e quindi ripercorrere la trama di avvenimenti personali ed artistici che mi hanno costituita. Ho intrapreso questo percorso a ritroso insieme a mia figlia Gaia, che condivide la sua ricerca con la mia.
Se mi guardo indietro, non riesco a quantificare le ore che ho passato sul pavimento di una classe di danza. Ho cercato la perfezione del movimento, spingendomi con ostinazione verso il virtuosismo; ma ogni passo, ogni gesto mi spingevano a cercare il senso di quello che facevo, al di là della perfezione tecnica. Poesia, stupore, magia sono state e continuano ad essere le parole-chiave del mio danzare e mi hanno portato a radicarlo nel teatro. Ho ricevuto una formazione accademica viziata dal perfezionismo delle linee del balletto e dalla ricerca del senso coreografico del contemporaneo; mi sono nutrita di arte contemporanea anche nella vita privata, durante gli anni di matrimonio con un pittore-scultore. Tutto ciò, unito al richiamo di poesia, magia e stupore, mi ha condotto ad andare sempre in scena come attrice-danzatrice, e, anche nell’insegnare, non ho mai potuto escludere nulla di quanto ho sperimentato e vissuto: la ricerca formale e l’espressività; il gesto e il suo senso nascosto.
Fondamentale è stato l’incontro con Kassim Bayatly e il Teatro dell’Arcano. Mi sono trovata immersa in un tempo scandito non dalle rappresentazioni, ma dalla ricerca e dall’assimilazione; un laboratorio durato 12 anni, durante il quale, io e Kassim, abbiamo lavorato per una crescita nel teatro e nella danza. E’ stato in quel periodo che ho conosciuto, rielaborato, e insegnato con lui la danza araba.
Nel corso di 16 anni di insegnamento, ho studiato e sviscerato ogni movimento, l’ho fatto a piccoli pezzi e l’ho rimontato, amplificandolo, rimpiccolendolo, dandogli scansioni energetiche diverse, fino ad avere un risultato più vasto rispetto alla danza del ventre tradizionale, senza tuttavia toglierle le sue caratteristiche essenziali
Questo scomporre e ricomporre gli schemi tradizionali della danza araba continua tuttora e trova una sua sintesi nell’unione dinamica di danza e teatro concependo la danza come poesia. Una poesia costituita non da parole e fonemi, ma da gesti e suggestioni originati dal movimento del corpo. Ma perché il rapporto danza-poesia non cada in una sorta di vago immaginario romantico, è necessario saper incarnare nel movimento il linguaggio poetico, che è ritmo, metafora, immagine, similitudine, allusione. Solo un corpo sapiente può diventare poetico e colpire non più unicamente lo sguardo dello spettatore, bensì le sue viscere e il suo intelletto, mettendolo finalmente in grado non solo di guardare uno spettacolo, ma anche di vedere parti di sé e della realtà, altrimenti celate nella vita. Corpo sapiente significa dunque tecnica raffinata e solidissima, sulla quale contare in ogni momento e situazione, aperta al linguaggio artistico, capace di donare alla ricerca di perfezione della danza sensibilità e intelligenza.
Esiste un modello stereotipato della danza del ventre nell’immaginario collettivo sia degli arabi che degli occidentali ed è incarnata nella figura della danzatrice esotica ed erotica. Questo, nonostante dagli anni Trenta ad oggi siano stati fatti tentativi da parte di numerose danzatrici di qualificarla, ma senza riuscire a superare lo stereotipo, legittimato da un apparente interesse per la tradizione o per culture diverse. In realtà, l’immagine oggi conosciuta della danza araba è circoscritta a quella di un’esibizione da intrattenimento. Inoltre c’è molta leggerezza nell’’affrontare lo spettacolo, spesso poco lavorato e vuoto di contenuti. Non esiste più la pazienza di aspettare che un corpo e una mente siano formati per la danza, per la verità ci sono pochi insegnanti che sappiano veramente dare un orientamento costruttivo ai loro allievi, che siano capaci di infondere rispetto per questa arte, e far capire la responsabilità che si cela dietro uno spettacolo, è vero che la danza araba “tradizionale” si lascia imparare più facilmente di altre danze, ma vuole, comunque, il suo tempo di elaborazione e assimilazione, altrimenti quella che è una danza elegante,unica per la sua segmentazione estrema, per i movimenti del bacino, e che esalta la donna nella sua essenza, perde il suo valore e ugualmente chi la danza.
Trasmettere un’arte come la danza del ventre, se ci sono finalità diverse dalla semplice esibizione, è stata per me un’operazione complessa, che ritengo essere ancora oggi non compiuta, ma in continua evoluzione.
Un ostacolo che ho dovuto affrontare è stato il fraintendimento di questa particolare forma di danza in nome della tradizione. “Ripetere la tradizione così com’è approfondendone lo studio filologico, conservativo e restaurato, significa bloccare ogni tipo di ricerca e di sviluppo individuale, ostacolando l’evoluzione della tradizione stessa”. “La tradizione”, dice Kassim Bayatly, “è simile ad un tappeto sul quale camminiamo e ci sediamo; un tappeto intessuto visibilmente e tangibilmente, con forme e colori riconoscibili del nostro mondo immaginario e della simbologia della nostra cultura”.
Così un occidentale, appartenendo ad altra tradizione e avendo una diversa memoria individuale, potrà ricercare, a livello artistico, nell’ambito dei principi simili della danza nelle diverse culture (come ad esempio :articolazione del corpo, movimento, equilibrio,tempo-spazio, tempo-ritmo,tempo-peso), tentando di unire ad un lavoro personale sulle diverse tecniche l’approfondimento del dinamismo e del linguaggio del corpo. Tutto ciò comporta l’aver assimilato la propria cultura e aver conosciuto quella dell’altro in maniera tale che gesti e movimenti si fondano naturalmente e non meccanicamente nel corpo di un danzatore.
tratto dal libro "la danza del ventre" ed. Gremese scritto da Roberta Bongini e Gaia Scuderi
La danza della vita ha lasciato traccia di sé non solo nella memoria, ma anche sul mio corpo. Danzare è per me vivere, respirare, ricordare, sentire, interrogarsi, insomma, esserci. Esserci, ovvero trovare il proprio centro e quindi ripercorrere la trama di avvenimenti personali ed artistici che mi hanno costituita. Ho intrapreso questo percorso a ritroso insieme a mia figlia Gaia, che condivide la sua ricerca con la mia.
Se mi guardo indietro, non riesco a quantificare le ore che ho passato sul pavimento di una classe di danza. Ho cercato la perfezione del movimento, spingendomi con ostinazione verso il virtuosismo; ma ogni passo, ogni gesto mi spingevano a cercare il senso di quello che facevo, al di là della perfezione tecnica. Poesia, stupore, magia sono state e continuano ad essere le parole-chiave del mio danzare e mi hanno portato a radicarlo nel teatro. Ho ricevuto una formazione accademica viziata dal perfezionismo delle linee del balletto e dalla ricerca del senso coreografico del contemporaneo; mi sono nutrita di arte contemporanea anche nella vita privata, durante gli anni di matrimonio con un pittore-scultore. Tutto ciò, unito al richiamo di poesia, magia e stupore, mi ha condotto ad andare sempre in scena come attrice-danzatrice, e, anche nell’insegnare, non ho mai potuto escludere nulla di quanto ho sperimentato e vissuto: la ricerca formale e l’espressività; il gesto e il suo senso nascosto.
Fondamentale è stato l’incontro con Kassim Bayatly e il Teatro dell’Arcano. Mi sono trovata immersa in un tempo scandito non dalle rappresentazioni, ma dalla ricerca e dall’assimilazione; un laboratorio durato 12 anni, durante il quale, io e Kassim, abbiamo lavorato per una crescita nel teatro e nella danza. E’ stato in quel periodo che ho conosciuto, rielaborato, e insegnato con lui la danza araba.
Nel corso di 16 anni di insegnamento, ho studiato e sviscerato ogni movimento, l’ho fatto a piccoli pezzi e l’ho rimontato, amplificandolo, rimpiccolendolo, dandogli scansioni energetiche diverse, fino ad avere un risultato più vasto rispetto alla danza del ventre tradizionale, senza tuttavia toglierle le sue caratteristiche essenziali
Questo scomporre e ricomporre gli schemi tradizionali della danza araba continua tuttora e trova una sua sintesi nell’unione dinamica di danza e teatro concependo la danza come poesia. Una poesia costituita non da parole e fonemi, ma da gesti e suggestioni originati dal movimento del corpo. Ma perché il rapporto danza-poesia non cada in una sorta di vago immaginario romantico, è necessario saper incarnare nel movimento il linguaggio poetico, che è ritmo, metafora, immagine, similitudine, allusione. Solo un corpo sapiente può diventare poetico e colpire non più unicamente lo sguardo dello spettatore, bensì le sue viscere e il suo intelletto, mettendolo finalmente in grado non solo di guardare uno spettacolo, ma anche di vedere parti di sé e della realtà, altrimenti celate nella vita. Corpo sapiente significa dunque tecnica raffinata e solidissima, sulla quale contare in ogni momento e situazione, aperta al linguaggio artistico, capace di donare alla ricerca di perfezione della danza sensibilità e intelligenza.
Esiste un modello stereotipato della danza del ventre nell’immaginario collettivo sia degli arabi che degli occidentali ed è incarnata nella figura della danzatrice esotica ed erotica. Questo, nonostante dagli anni Trenta ad oggi siano stati fatti tentativi da parte di numerose danzatrici di qualificarla, ma senza riuscire a superare lo stereotipo, legittimato da un apparente interesse per la tradizione o per culture diverse. In realtà, l’immagine oggi conosciuta della danza araba è circoscritta a quella di un’esibizione da intrattenimento. Inoltre c’è molta leggerezza nell’’affrontare lo spettacolo, spesso poco lavorato e vuoto di contenuti. Non esiste più la pazienza di aspettare che un corpo e una mente siano formati per la danza, per la verità ci sono pochi insegnanti che sappiano veramente dare un orientamento costruttivo ai loro allievi, che siano capaci di infondere rispetto per questa arte, e far capire la responsabilità che si cela dietro uno spettacolo, è vero che la danza araba “tradizionale” si lascia imparare più facilmente di altre danze, ma vuole, comunque, il suo tempo di elaborazione e assimilazione, altrimenti quella che è una danza elegante,unica per la sua segmentazione estrema, per i movimenti del bacino, e che esalta la donna nella sua essenza, perde il suo valore e ugualmente chi la danza.
Trasmettere un’arte come la danza del ventre, se ci sono finalità diverse dalla semplice esibizione, è stata per me un’operazione complessa, che ritengo essere ancora oggi non compiuta, ma in continua evoluzione.
Un ostacolo che ho dovuto affrontare è stato il fraintendimento di questa particolare forma di danza in nome della tradizione. “Ripetere la tradizione così com’è approfondendone lo studio filologico, conservativo e restaurato, significa bloccare ogni tipo di ricerca e di sviluppo individuale, ostacolando l’evoluzione della tradizione stessa”. “La tradizione”, dice Kassim Bayatly, “è simile ad un tappeto sul quale camminiamo e ci sediamo; un tappeto intessuto visibilmente e tangibilmente, con forme e colori riconoscibili del nostro mondo immaginario e della simbologia della nostra cultura”.
Così un occidentale, appartenendo ad altra tradizione e avendo una diversa memoria individuale, potrà ricercare, a livello artistico, nell’ambito dei principi simili della danza nelle diverse culture (come ad esempio :articolazione del corpo, movimento, equilibrio,tempo-spazio, tempo-ritmo,tempo-peso), tentando di unire ad un lavoro personale sulle diverse tecniche l’approfondimento del dinamismo e del linguaggio del corpo. Tutto ciò comporta l’aver assimilato la propria cultura e aver conosciuto quella dell’altro in maniera tale che gesti e movimenti si fondano naturalmente e non meccanicamente nel corpo di un danzatore.
tratto dal libro "la danza del ventre" ed. Gremese scritto da Roberta Bongini e Gaia Scuderi
giovedì 13 novembre 2008
Vento elettrico dell'amore
di Cristina Travelli
GLI INGUINI
(Alda Merini)
gli inguini sono la forza dell’anima,
tacita, oscura,
un germoglio di foglie
da cui esce il seme del vivere.
Gli inguini sono tormento, sono poesia e paranoia,
delirio di uomini.
Perdersi nella giungla dei sensi, asfaltare l’anima di veleno,
ma dagli inguini può germogliare Dio
e sant’Agostino e Abelardo,
allora il miscuglio delle voci
scenderà fino alle nostre carni
a strapparci il gemito oscuro
delle nascite ultraterrestri
lunedì 3 novembre 2008
Ciclo di seminari a piacenza. Percorsi di evoluzione della danza araba
i seminari si svolgeranno dalle ore 13,30 alle ore 17,30 presso
La Stanza di Danza di Simona De Paola
Via dal verme 41
Borgo Trebbia Pc
Tel 0523 484747 Per inf. Roberta Bongini 3334275211
Domenica 5 ottobre 2008
Domenica 9 novembre 2008
Domenica 7 dicembre 2008
Domenica 18 gennaio 2009
Domenica 8 febbraio 2009
Domenica 8 marzo 2009
Domenica 5 aprile 2009
Domenica 10 maggio 2009
Domenica 7 giugno 2009
La Stanza di Danza di Simona De Paola
Via dal verme 41
Borgo Trebbia Pc
Tel 0523 484747 Per inf. Roberta Bongini 3334275211
Domenica 5 ottobre 2008
Domenica 9 novembre 2008
Domenica 7 dicembre 2008
Domenica 18 gennaio 2009
Domenica 8 febbraio 2009
Domenica 8 marzo 2009
Domenica 5 aprile 2009
Domenica 10 maggio 2009
Domenica 7 giugno 2009
venerdì 17 ottobre 2008
Inquietudine
Come potremmo dimenticare quegli antichi miti
che stanno all'origine di tutti i popoli, i miti dei draghi
che nell'attimo estremo si tramutano in principesse?
Forse tutti i draghi della nostra vita sono principesse
che attendono solo di vederci una volta belli e coraggiosi.
Forse tutto l'orrore non è in fondo altro che l'inerme,
che ci chiede aiuto.
E allora tu non devi spaventarti
se davanti a te sorge una tristezza,
grande quanto non ne hai mai vedute prima;
se una inquietudine, come luce e ombra di nuvole,
scivola sulle tue mani e su tutto il tuo agire.
Devi pensare che qualcosa accade in te,
che la vita non ti ha dimenticato,
che ti tiene in mano e non ti lascerà cadere.
che stanno all'origine di tutti i popoli, i miti dei draghi
che nell'attimo estremo si tramutano in principesse?
Forse tutti i draghi della nostra vita sono principesse
che attendono solo di vederci una volta belli e coraggiosi.
Forse tutto l'orrore non è in fondo altro che l'inerme,
che ci chiede aiuto.
E allora tu non devi spaventarti
se davanti a te sorge una tristezza,
grande quanto non ne hai mai vedute prima;
se una inquietudine, come luce e ombra di nuvole,
scivola sulle tue mani e su tutto il tuo agire.
Devi pensare che qualcosa accade in te,
che la vita non ti ha dimenticato,
che ti tiene in mano e non ti lascerà cadere.
lunedì 21 luglio 2008
Dopo nove anni trascorsi ad insegnare a Piacenza Milano e Cremona, torno a Firenze.
Insegnerò all'Opus Ballet:
Martedi 18-19 sbarra a terra
Martedì 19,30-21,00 danza orientale per intermedi
Giovedì 19,15-20,45 danza orientale per principianti
questi corsi organizzati da Opus Ballet saranno tenuti presso il Teatro Affratellamento Via G.P.Orsini 73 Fi
Venerdì 19,30 - 21,30 Laboratorio coreografico per avanzati presso la sede dell'Opus Ballet Via U.Foscolo 6 Fi
Inizierò un nuovo ciclo di Formazione triennale per insegnanti di danza espressiva araba. Ciascun anno sarà strutturato in 16 incontri che si terranno nei fine settimana ( 6 ore il sabato e 6 ore la domenica) a partire da settembre.
Insegnanti.
Roberta Bongini. danza teatro
Gaia Scuderi: DanzaJamal Ouassini. Musica
Gabriele Belloni. Anatomia
http://www.gaiascuderi.net/index3.htm
http://www.ziryab.it/
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